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(Credits be-yonder.it)

Tutti pensano che vivere all’estero sia una gran figata. Fai nuove esperienze, conosci gente di tutto il mondo, ti confronti con una cultura parzialmente o totalmente diversa dalla tua. Quando ti trasferisci in un altro paese tutto è nuovo ed eccitante. La tua vita cambia radicalmente. Ti ritrovi solo, lontano da tutto e tutti, ed inevitabilmente maturi molto più velocemente come persona…o il mondo là fuori ti divorerà in un sol boccone!

I primi tempi all’estero sono favolosi. Quando arrivai a Madrid nel 2011 mi sentivo così coraggiosa. Cavolo non è da tutti prendere e partire per un paese straniero a 26 anni…o almeno non è così comune tra noi italiani! Ma avevo voglia di cambiare,di evadere, di vivere nuove realtà. Così, appena ne ho avuto l’occasione, ho preso e sono partita per Madrid. Con pochi soldi sul conto in banca, una laurea e un grande amore…le lingue straniere!

All’inizio non è stato facile, ma la voglia di vivere al 100% questa nuova esperienza di vita mi ha permesso di superare tutte le difficoltà a testa alta. Questi 3 anni a Madrid mi hanno fatto crescere moltissimo. Non sono più la stessa persona che ero nel 2011 e sono felice di poterlo scrivere qui, su questo blog a cui ho dedicato un po’ del mio tempo e che mi ha permesso di condividere con tutti voi questa esperienza di vita così importante per me.

Ma quello che vorrei trasmettere con questo post è che vivere all’estero non è affatto facile. Dopo 3 anni di lontananza dalla famiglia, dagli affetti e dalla cultura italiana la nostalgia si inizia a far sentire. Tutti i litigi e le discussioni che hai avuto con le persone che ami spariscono dalla tua memoria e rimangono solo i bei ricordi e tutto quello che ti manca dell’averli attorno. Vorresti vederli più spesso, ma muoversi in aereo non è come prendere la Freccia Rossa da Salerno a Roma. Quindi, finisci col rivederli si e no 3 volte all’anno. E quando li rivedi è un’emozione unica…ma quando devi salutarli è una tristezza infinita.

Vivere all’estero non è tutto rose e fiori. L’unica cosa che ti può spingere ad andare avanti è pensare che stai facendo qualcosa di buono per te stesso e stai costruendo un futuro. E sono felice di poter dire che ci sto riuscendo!

6 thoughts on “Vivere all’estero: l’altro lato della medaglia

  1. Ciao Valentina,
    ho intenzione di trascorrere uno o due mesi a Madrid (da metà Ottobre), hai qualche suggerimento da darmi??
    Grazie Mari

  2. Ciao Valentina,
    anche io parto per Madrid il 29 di Ottobre e vengo a cercare lavoro. Ho già trascorso 3 mesi lì (Maggio, Giugno e Luglio) ma “portandomi” il lavoro dall’Italia, però ho per lo meno imparato un pò di spagnolo e mi so già muovere per la città. Hai qualche consiglio da darmi riguardo un pò tutto, come lavoro (appunto), affitto, eventuali pratiche burocratiche, ecc.?
    Grazie dell’aiuto!

    1. Ciao Francesco! Tutto quello di cui hai bisogno lo troverai navigando su questo blog :) Se hai bisogno di qualcos’altro contattami pure! Un abbraccio ed in bocca al lupo nella tua nuova avventura in Spagna!

  3. Ciao sono Tiziana vivo a madrid da poco tempo e vorrei un consiglio visto che ancora non ho un lavoro.secondo te danno un sussidio a chi si è trasferito da poco ?ed è senza lavoro

    1. Ciao Tiziana, mi dispiace ma se non hai lavorato almeno 6 mesi non possono darti un sussidio di disoccupazione. Un saluto! :)

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